martedì, dicembre 09, 2008

Il gioco delle parti


Oggi vado per fare l'ISEE al Caf.
Scena:

Urd viene fatta accomodare alla postazione numero 2
URD (con ENFASI): - Devo fare l'ISEE: ecco i documenti! - estrae da una busta un plico di fogli alto 5 cm, perché non si sa mai che vogliano sapere anche il nome del cercopiteco imbalsamato che tengo in cantina (sì, lo so...quale cantina?)
SIGNORINA: - Oh, ma (sorride) non ci vogliono altri documenti se lo ha già fatto.
URD (cadendo dalle nuvole): - Eh?-
SIGNORINA: - Ma sì, l'ISEE è sempre uguale, basta cambiare un dato.
URD (molto più che sbalordita?): - Cioé...mi sta dicendo che finalmente hanno informatizzato
SIGNORINA: - Sì... - la signorina controlla il 730, scrive qualche dato e manda in stampa il documento.
URD (che ancora non si capacita): - Sa mica a che ora posso andare a consegnar...- viene bruscamente interrotta dalla signorina:
S: - Non devi consegnare nulla, lo mandiamo noi all'università per via telematica!



Ommioddio! Urd prende le sembianze di un qualsiasi quadro di Munch (a scelta dell'utente tra: "Bambina malata", "L'urlo"/"Il grido" e "Ceneri" -> gli altri sono troppo tragici ù_ù).

Ora mi spiego molte cose, soprattutto il motivo della pioggia (e del terremoto a Terni XD)!

Ovviamente, non convinta, sono comunque andata alla segreteria dell'università per chiedere conferma.
A quanto pare qualcosa nel cervello di chi organizza 'sta roba ha iniziato a girare. Ci hanno messo solo...quanto? Va be' su! Ora non facciamo i pignoli...

E dire che io ero già pronta con la mia polemica sul "Menomale che vogliono diminuire lo spreco di carta!". Per una volta mi sono dovuta ricredere. E sono contenta!


Intanto, cambiando discorso, la lotta universitaria sta entrando nel vivo... L'onda colpirà venerdì, di nuovo, con tutta la sua forza*_*/!



Per il resto: amarezza, un po' di malinconia, rabbia ed impotenza verso cose che invece, purtroppo, son più grandi di noi. Ma lotterò, come sempre. Spero di combinare qualcosa di buono almeno. Dicembre del... ehm... piccole considerazioni su certi avvenimenti brutti che colpiscono nel periodo Natalizio.



La morte non aspetta proprio mai...stronza.


venerdì, ottobre 31, 2008

C'ho messo la faccia

Contro la legge 133 e il magico trio Brunetta-Tremonti-Gelmini, io c'ho messo la faccia (dopo 4 ore di manifestazione...e si vede!XD).

La foto è stata scattata da robertopais per l'iniziativa mettici la faccia
Se volete partecipare, potete farlo anche voi... andate qui

L'idea mi piace moltissimo e poi, se mi devono arrestare sono già schedata u_u perfetto. Non ho più scampo XD
Coraggio, facciamo vedere che non ci nascondiamo e che non raccogliamo le provocazioni :)!

E intanto ringrazio i ragazzi che fanno le foto, perché sono stati acnhe super veloci a metterle online (e poi sono tutte molto belle, ovviamente per me è il soggetto che non è il massimo XD!)


mercoledì, ottobre 29, 2008

Tensione (superficiale?)

Guardo fuori.
Piove ancora.
E pioverà anche domani.

martedì, ottobre 28, 2008

Idiocracy...?

Parlando con altri studenti, ho trovato molta solidarietà e voglia di cambiare le cose. Sono felice che non siano tutti "zombie da Resident Evil" come direbbe Capa.

Ho anche partecipato alla manifestazione di Giovedì scorso, trovandola davvero ben fatta, senza slogan. Un solo ed unico corteo funebre per la scuola e le università pubbliche. A momenti piangevo sul serio, perché la situazione è aberrante.


Detto questo, vi riporto il "Discorso pronunciato da Piero Calamandrei al III Congresso in difesa della Scuola nazionale, Roma, 11 febbraio 1950" che la facoltà di Lingue Orientali dell'università La Sapienza di Roma, ha pubblicato sul suo sito (ringrazio moltissimo Makichan!):

da: "Scuola democratica", 20 marzo 1950.

“Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito?

Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali.

C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A "quelle" scuole private.

Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio.

Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata.

Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere.

Attenzione, questa è la ricetta.

Bisogna tener d'occhio i cuochi di questa bassa cucina. L'operazione si fa in tre modi: ve l'ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico.

Piero Calamandrei"

[http://w3.uniroma1.it/studiorientali/varia/2008-9/Calamandrei%20sulla%20scuola.htm]
[facoltà di Lingue Orientali presso La Sapienza - Roma - FORUM]
[In alto la locandina del film Idiocracy - dal blog -> http://tnaron.wordpress.com/]

venerdì, ottobre 17, 2008

Disinformazione UNIVERSALE




Bene! *Sospiro amaro*
Siamo giunti al momento in cui non se ne può veramente più, ergo la mia furia dilagherà:

NESSUNO PARLA DELLA SITUAZIONE UNIVERSITARIA!

E mi riferisco ai media, ovviamente.
Sono tutti focalizzati al massimo sulla scuola, quando la situazione è molto grave per gli atenei italiani! Fanno vedere i servizi, NON nominando mai la parola UNIVERSITA', ma solo e sempre SCUOLA-GREMBIULI-MAESTRO UNICO-VOTO IN CONDOTTA.

La situazione è GRAVE e la disinformazione dilaga, come se noi fossimo tutti dei pazzi che parlano ad alieni. Le risposte che vengono date sono "Non si può sempre dire di no a tutto", grandissimo Napolitano! Grandioso...e aspetta...l'altra parola è "Disinformazione".
Ok: nessuno ne parla, grazie al cazz*! E a me sembra che le informazioni ci siano solo perché ce le siamo prese, se poi volessero discutere ben venga, ma parlano di tutto tranne che del problema. Chissà perché? Forse perché pensano che alla domanda "Voi cosa fareste? Bisogna trovare i soldi da qualche parte!" risponderemmo: "Potreste prenderli dai vostri stipendi!"
Comunque più che leggere la finanziaria io non so dove andarmele a pescare certe INFORMAZIONI, visto che non solo in tv (dove il Tg5 è riuscito a propinare un servizio pressoché inutile sui cortei per la scuola [ho già detto che la parola università è stata censurata], e poi uno sui BOTTONI! Sui BOTTONI DICO IO!!! BOTTONI!!! MIO. DIO: BOTTONI!) , ma anche online (La Repubblica non riporta cosa accade a Pisa, che è stata una delle prime città a mobilitarsi, se non LA prima).

Io sono senza parole, dico davvero, e ci sono ancora ragazzi della mia età che pensano che sia una perdita di tempo -__-' e che il provvedimento serva a levare personale inutile.

Io non mi arrenderò mai, come spero non si arrendano i compagni e i docenti.

E allo stesso tempo sono preoccupata, perché qui mi pare che tutti facciano finta di niente, distribuendo ogni tanto parole semplici per far vedere che il problema e i cortei siano inutili. Prendono tempo, convinti che così molleremo.
Ma si sbagliano di grosso...

Effetti legge 133

  • Tagli al fondo di finanziamento ordinario per le università (FFO)
  • Sostanziale obbligo di trasformazione dell'università pubblica in fondazione universitaria privata
  • Riduzione del corpo docente e di ricerca
  • Blocco del turn over al 20% (un assunto ogni 5 pensionamenti)
  • Condizionamento e sostanziale morte del settore della ricerca
  • Impossibilità di ricambio generazionale nel settore della docenza universitaria

lunedì, ottobre 13, 2008

NO alla legge 133/2008 sull'università

Dal sito: http://www.camera.it/parlam/leggi/08133l.htm

"Art. 16.
Facoltà di trasformazione in fondazioni delle università

1. In attuazione dell'articolo 33 della Costituzione, nel rispetto delle leggi vigenti e dell'autonomia didattica, scientifica, organizzativa e finanziaria, le Università pubbliche possono deliberare la propria trasformazione in fondazioni di diritto privato. La delibera di trasformazione e' adottata dal Senato accademico a maggioranza assoluta ed e' approvata con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. La trasformazione opera a decorrere dal 1° gennaio dell'anno successivo a quello di adozione della delibera.

2. Le fondazioni universitarie subentrano in tutti i rapporti attivi e passivi e nella titolarità del patrimonio dell'Università. Al fondo di dotazione delle fondazioni universitarie e' trasferita, con decreto dell'Agenzia del demanio, la proprietà dei beni immobili già in uso alle Università trasformate.

3. Gli atti di trasformazione e di trasferimento degli immobili e tutte le operazioni ad essi connesse sono esenti da imposte e tasse.

4. Le fondazioni universitarie sono enti non commerciali e perseguono i propri scopi secondo le modalità consentite dalla loro natura giuridica e operano nel rispetto dei principi di economicità della gestione. Non e' ammessa in ogni caso la distribuzione di utili, in qualsiasi forma. Eventuali proventi, rendite o altri utili derivanti dallo svolgimento delle attività previste dagli statuti delle fondazioni universitarie sono destinati interamente al perseguimento degli scopi delle medesime.

5. I trasferimenti a titolo di contributo o di liberalità a favore delle fondazioni universitarie sono esenti da tasse e imposte indirette e da diritti dovuti a qualunque altro titolo e sono interamente deducibili dal reddito del soggetto erogante. Gli onorari notarili relativi agli atti di donazione a favore delle fondazioni universitarie sono ridotti del 90 per cento.

6. Contestualmente alla delibera di trasformazione vengono adottati lo statuto e i regolamenti di amministrazione e di contabilità delle fondazioni universitarie, i quali devono essere approvati con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. Lo statuto può prevedere l'ingresso nella fondazione universitaria di nuovi soggetti, pubblici o privati.

7. Le fondazioni universitarie adottano un regolamento di Ateneo per l'amministrazione, la finanza e la contabilità, anche in deroga alle norme dell'ordinamento contabile dello Stato e degli enti pubblici, fermo restando il rispetto dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario.

8. Le fondazioni universitarie hanno autonomia gestionale, organizzativa e contabile, nel rispetto dei principi stabiliti dal presente articolo.

9. La gestione economico-finanziaria delle fondazioni universitarie assicura l'equilibrio di bilancio. Il bilancio viene redatto con periodicità annuale. Resta fermo il sistema di finanziamento pubblico; a tal fine, costituisce elemento di valutazione, a fini perequativi, l'entità dei finanziamenti privati di ciascuna fondazione.

10. La vigilanza sulle fondazioni universitarie e' esercitata dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. Nei collegi dei sindaci delle fondazioni universitarie e' assicurata la presenza dei rappresentanti delle Amministrazioni vigilanti.

11. La Corte dei conti esercita il controllo sulle fondazioni universitarie secondo le modalità previste dalla legge 21 marzo 1958, n. 259 e riferisce annualmente al Parlamento.

12. In caso di gravi violazioni di legge afferenti alla corretta gestione della fondazione universitaria da parte degli organi di amministrazione o di rappresentanza, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca nomina un Commissario straordinario, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, con il compito di salvaguardare la corretta gestione dell'ente ed entro sei mesi da tale nomina procede alla nomina dei nuovi amministratori dell'ente medesimo, secondo quanto previsto dallo statuto.

13. Fino alla stipulazione del primo contratto collettivo di lavoro, al personale amministrativo delle fondazioni universitarie si applica il trattamento economico e giuridico vigente alla data di entrata in vigore del presente decreto.

14. Alle fondazioni universitarie continuano ad applicarsi tutte le disposizioni vigenti per le Università statali in quanto compatibili con il presente articolo e con la natura privatistica delle fondazioni medesime."

Questo è solo uno degli articoli/provvedimenti previsti dalla nuova cazz...legge approvata ad Agosto.

Avrei voluto scrivere un sacco di cose, riguardanti il mio periodo di assenza, ma adesso ciò che mi preme è parlare della legge finanziaria per quel che riguarda l'università.

Perché i media non ne parlano?

Ragazzi, la situazione FA SCHIFO. Fate circolare le iniziative, perché dobbiamo difendere l'università.

La legge 133/2008 è una vergogna! Tutti si preoccupano del voto in condotta alle elementari (-_-'), quando i problemi sono MOLTI altri! Vi invito a leggere gli articoli al link: http://www.camera.it/parlam/leggi/08133l.htm

E a dare un'occhiata al blog: http://universitadasalvare.blogspot.com/

lunedì, giugno 02, 2008

30 anni in un secondo

A quanto pare la crisi dei vent'anni si sta protraendo più del dovuto...chissà...forse mi accompagnerà fino ai trenta e a quel punto sarò in altra crisi (posto che in realtà, contando che finirò i 5 anni dell'università a 23anni, 4/5 saranno di fuori corso, 2/3 di senza lavoro stabile [ottimismo olè], 30 anni li ho già adesso!, che poi a quel punto...vorresti avere un figlio? Naaa...che ho appena trovato lavoro, non posso mica mettermi in maternità... Tralasciando che sarò ancora a vivere coi miei, prendendomi pure l'appellativo di bambocciona, evvai!).

Mah, ad ogni periodo della vita il suo...no?

Ecco, questo è quello in cui, da adolescente matta, sono nella crisalide che precede l'essere adulti. Andiamo...mi avete vista? *suppongo di no, se non in foto* Sono al terzo anno di università e tutti mi danno massimo 17 anni...! E se qualcuno commenta con un "Beh, ma quando ne avrai trenta ne dimostrerai venti" lo uccido, uomo avvisato...

Ad ogni modo, è il periodo del distacco.
Nel mio bel bozzolo, in cui mi ritrovo ad essere un mezzo bruco un po' sfigato, osservo le novità.

Non vado più d'accordo con mia madre.

Parliamo molto più di prima, eppure non ci capiamo.
Non sempre almeno.
Io sono diventata fredda, poco affettuosa, se mi scappa un "ti voglio bene" mi sento quasi strana.
Quando lei è in crisi io non riesco a parlare, o a consolarla, mi spremo, eppure rimango zitta.
Mi sento bloccata. E a quel punto lei mi dice che sono una persona strana, che non mi capisce.

Il discorso in se, questo su mia madre e me, mi mette in difficoltà. Mi fa soffrire piano, dentro.

L'inizio, se vogliamo, è posto in un momento preciso: da quando lei non si sveglia più presto alla mattina. Non la incontro mai a fare colazione, il caffè lo prepara il giorno prima e lo lascia già fatto.
Ecco. Quano lei ha iniziato a svegliarsi tardi, tutto è mutato, come un'ecosistema che perde un anello della sua catena.

E dire che a pensarci, mi si inumidiscono gli occhi, senza che possa fare nulla per evitarlo.

Mi sento a metà, tra il desiderio di indipendenza e la mancanza dei miei. La paura di andare avanti, di diventare farfalla (posto che un bruchetto come me possa diventarlo davvero...chissà).

Così ora, che quando c'è una discussione mi impongo, pretendo di aver ragione e rimango solida, lei mi guarda come se fossi impazzita, probabilmente chiedendosi dov'è la figlia che non diceva nulla ad ogni cazziata.

Forse anc
he lei si trova a dover accettare che sono cresciuta. Che ho ideali e principi. E per carità, li avevo anche prima, ma mentre il suo giudizio mi sembrava fondamentale, ora mi rendo conto che no, non è così. Posso andare avanti da sola, posso difendere le mie ragioni.

E' terribilmente difficile. Questo è quanto.



[image: Jennifer Garner in 30 anni in un secondo]

martedì, maggio 20, 2008

Take my revolution!



Ragazzi, scusatemi per l'assenza. Devo ammettere di aver visto cose che voi blogger non potreste neppure immaginarvi.

Primo fra tutti?
La Harris incazzata.

Ora, piccola nota. La Harris (Vale) è la mia compagna di uni/vita, che prende il suo soprannome da "Tre uomini in barca" (l'ho scelto io in realtà). Orbene, ella è una bella ragazza, sempre con il sorriso sulle labbra (tranne quando dimentica l'astuccio a casa)... e poi è gentile (dote rara per una genovese, dove "Torta di riso...finita!"), gentilissima. Tuttavia, basta non farla arrabbiare.

Per arrivare al motivo della sua ira, dobbiamo passare ad una mia quasi-rissa con un compagno di corso.

Il suddetto ragazzo, che per convenzione chiamerò PIPPO, è subentrato nel nostro gruppo di laboratorio, senza un preciso invito. Era amico della terza ragazza che fa gruppo con me e la Harris, quindi lo abbiamo accettato senza remore.

Il primo giorno di consegna al professore ci eravamo divisi i compiti: Pippo a quanto pare si offre di fare il masterplan.

Io e la Harris rimaniamo sorprese: finalmente un uomo a cui appioppae un po' di lavoro!^__^/

Ahehm...arriva il giorno della consegna, ma Pippo non si presenta, limitandosi a conseganre il masterplan alla nostra compagna.

Io mi dico...oh, bene, chissà che bell...shock. Il disegno era così brutto e tremolante che non seppi fare commenti. Non potevamo presentare un lavoro del genere al professore il terzo anno di università (ma neppure il primo di liceo. Se penso alla mia prof di architettura di allora...)!

Inutile dire che appena la Harris lo ha visto, non si è espressa e lo ha preso per gli angoli tra indice e pollice, probabilmente morta dentro per la mancanza totale di precisione di quel...coso... (ora, la Harris, è sempre abbastanza ordinata e precisa)

Da quel giorno, avrei dovuto capirlo, che tra me, Pippo e la Harris non avrebbe potuto funzionare. Ma ahimé..."Diamogli un'altra possibilità", "E' amico di M., poi magari lei si dispiace..."


Un cavolo!

Pippo inizia a non presentarsi, ad arrivare in ritardo, a saltare le revisioni, dicendo che "Devo andare a Parigi!" sinché un giorno di un paio di settimane fa, esattametne pochi minuti prima della revisione (con ben 4 ore e mezza di ritardo) si presenta ed esordisce con:

"Ragazze, ma il progetto così fa schifo."

Ora, quel giorno non ero presente neppure io in realtà, ma la Harris mi ha chiamato inviperita, sputando fiamme dalla cornetta.

Non si sa bene come, ma Pippo è ancora fortunatamente integro...per poco.

Il giorno in cui ci siamo rivisti, mi sono infuriata. Non sopporto che, dopo più di due settimane di lavoro (giorno e notte) una persona che non si è mai fatta vedere (e quando è venuto aveva dalla mezz'ora alle 4/5 ore di ritardo), sbuchi all'improvviso e appena prima della revisione, se ne esca così.

Lui ha iniziato a dire che dovevo avere rispetto e che non ero sua madre per arrabbiarmi in quel modo... ci rendiamo conto? E lui il rispetto dove lo aveva messo? Ero così furiosa che tremavo. Credevo che saremmo arrivati alle mani quando mi ha detto "E poi sappi che se mi arrabbio io..." tutto minaccioso.

Alla mia risposta "Oh, ti prego, sto tremando di paura!"

La Harris è arrivata a dividerci, dandomi ragione, ma facendo da mediatrice.

Tutto s'è risolto con una guarra fredda fra me e lui...lavorare è diventato arduo. Lo detestavo.

Anyway arriva il giorno del Seminario importante e Pippo, il giorno prima, non si presenta, perché ammette di aver interpretato male un mio messaggio [era in ritardo di 3 ore e gliel'ho fatto semplicemente notare, mi ha risposto con "Te sei matta!" -__-] e (parole sue) essersi "inacidito, quindi sono tornato a casa, perché non volevo litigare".

Mentre ero al telefono con lui, cercando di non far cedere i nervi per il bene comune (non il partito XD) , la Harris mi ha strappato il cellulare di mano e...s'è incazzata! Ragazzi, fa paura. Io sono cattiva, ma lei...lei ha quel qualcosa come di...non so...Mr Hide...Non te lo aspetti...


Morale. Il seminario è saltato e lo abbiamo recuperato in corner lavorando come matte a stretto contatto fino ad un secondo prima della consegna (e dopo essere stata dal professore, *strisciante mode on* inventandomi mirabolanti avventure tragiche di quattro studenti).

Da questa storia ho capito qualcosina:

a) La Harris arrabbiata, fa paura...e morde (più che altro azzanna);
b) Rinbu Revolution è la mia canzone;
c) Certe cose all'uni capitano solo a me e a lei.


Sì, perché i miei compagni (anche detti, da me, "Le pecore", a causa del loro modo di andare in giro in greggi, belando come disperati, non negando ai professori quello che le pecore non negano al contadino [e chi vuole intendere...]), vivono nel loro mondo fatato dove tali problemi non sussistono (in realtà ho saputo di diversi gruppi disgregati per litigi infiniti, ma queste sono voci di corridoio che io non ascolto. Non capisco molto bene la lingua delle pecore...).

In questo momento sto pensando a domani, giorno in cui altre miriadi di brutte figure ci attendono (rendetevi conto che devo portarmi dietro un aggeggio di 10 metri di metallo, ripiegato, che pesarà 60 kg - soprannominato anche dalla Harris - Alabarda spaziale/Lancia di Longino/Mostro)!

E via...verso nuove avventure!

isagiyoku kakkoyoku ikite-yukou
(Just a long long time)
tatoe futari hanarebanare ni natte mo
(Let go of me)
Take my revolution!

martedì, aprile 01, 2008

Pur sempre umana


[Non aspettatevi che il post sia scritto correttamente, sono stati i sentimenti a parlare. Scusatemi ]



Devo ammetterlo: fra tasse, scazzi e momenti di tristezza assoluta, non ne ho azzeccata una. E' un dato di fatto, non una questione di lamentele. I problemi, per così dire "quotidiani", mi hanno fatta quasi impazzire...
[...] Nel frattempo [...]

una persona che conoscevi, una di quelle che fanno parte della tua vita, pur rimanendone nello sfondo; quelle che quando le incontri ti fa piacere anche se non sai bene perché { Infondo - ti dici - non la frequenti più molto}. Fa parte di quelle persone che compaiono, fuori dal finestrino di un treno e ti salutano, abbracciate a qualcuno che fa parte della loro di esistenza. In quel momento, con uno sguardo, intreccia il suo pensiero al tuo...e ti lascia un sorriso, senza chiedere niente.
Quel tipo di persona che ti fa pensare "Diamine, ma perché non finiamo mai per parlare un po'? Sono sicura che se avessimo una conversazione, gli argomenti non finirebbero mai."

E accade un giorno, che il ragazzo di vent'anni, quello che non conoscevi più, che compariva di rado, non negando un saluto... scivoli giù da una dannatissima torre. Il coma farmacologico dura meno di una settimana.

E in un lampo, il primo d'aprile, ti viene chiesto
"Ma chi era quel ragazzo che è morto cadendo dalla torre...?"
"No - rispondi convinta, sperando che la notizia sia giunta sbagliata - è in coma."
E tremi, mentre si insinua il dubbio.
E scende una lacrima, quando scopri che la tua migliore amica ci ha pianto tutto il giorno.
E vorresti spaccare qualcosa, perché...perché così no. Quello non è il modo per andarsene! Non per un ragazzo della tua età, una persona con un'intera vita davanti. No. No. No. Ti vorresti imporre, ti viene da sbattere i pugni per terra. E ti senti ridicola... perché infondo... infondo che diritto hai? Tu non lo conoscevi...

Trovi quasi sciocco, ricordare quella volta in prima elementare, seduti sullo scuolabus a parlare per ore, di "che mestiere fa tuo papà?"
Sai, Fra, all'epoca, ti avevo giudicato male, prima di rimanere con te seduta lì... Visto da fuori, mi sembravi solo un ragazzetto normale. Il fidanzatino della migliore amica dell'epoca (migliore per cosa poi? Mah!)... Eppure nei miei ricordi quel bimbetto fa moltissima tenerezza, sempre attaccato al fratellino. Mi ricordavi un po' me con il mio.

Poi si cresce, in parallelo, in classi diverse, stessa scuola. E una sera ci si rincontra, a bere al Barbarossa, si ride, ci si ricorda... e sei diventato un bel ragazzo, diciamolo!

Cerco di fermarmi razionalmente sulla cosa: non era poi un mio amico, uno di quelli che vedi sempre, di cui sai tutto. Ma non cambia niente.

Non so se posso dire di averti voluto bene, probabilmente sono solo arrabbiata, per non esserci neppure arrivata. In questo momento sì, provo tanta amarezza per la tua vita spezzata.
In qualche modo, ho riprovato la sensazione della morte di Flavio.
Mi sento sempre un po' in ritardo.


Dedicato a te, a chi ti ha amato e a chi non ha avuto il tempo per farlo.


giovedì, marzo 13, 2008

Fantasticherie dell'università italiana

Perchè descrivervi quanto è stata bella la fisioterapia?
O Urlarvi che finalmente (e sottolineo finalmente) la Vale s'è messa con Gerard (che non si chiama così, ma è il nome che gli ho dato io!)?
O farvi sapere che sì ho guidato, e sì, ha nevicato nell'esatto momento in cui sono entrata in macchina, per poi smettere quando sono scesa?
Perchè ritornare a figure allucinanti mentre io e la Harris (Vale) rileviamo un palazzo nel centro storico?


Perchè parlarvi di cose così futili, ma tutto sommato divertenti, quando posso fare un bel rapporto su come funziona l'università italiana? {Pardon: come NON funziona. Ma cos'è che funziona in italia? Ahahahah...sì, vero? No...non so come mi vengano 'ste battute!}
Eh, sì! Oggi ho bisogno di parlare di questo, concedetemelo.

Che il sistema faccia acqua da tutte le parti è risaputo, ma ora si tocca il fondo.
Ieri sera tornata a casa, avevo già voglia di collassare, ma non potevo, perchè avevo da finire un progetto al pc. Avvicinatami alla scrivania, l'orrore: è arrivato il bollettino con la seconda rata dell'università da pagare.

Che già, voglio dire, non è una bella cosa, figuriamoci quando scopri che è lievitata SOLO di 1300,00 €uri! Vi posso assicurare che anche se ho vent'anni (+ 1) le coronarie stavano per cedere. Mi sono ripresa un attimo e mi son detta che "Cavolo, deve esserci un errore!", così ho cominciato a spulciare il sito dell'università... L'unica cosa che scopro è che, probabilmente (ipotesi! Mai nulla di certo), andava rifatta e riconsegnata l'attestazione ISEE (con cui si viene inseriti nelle fasce di reddito). Problema: avevo chiesto se andava rifatta (l'ho fatta per il primo anno) e mi era stato detto che "Non ce n'è bisogno!". Ok, sul sito c'è scritto che c'è ancora tempo per presentarla, pagando una mora (e te pareva?) di 60 € (-___-)... solo che...le news non hanno una data! Non c'è scritto quando è stata pubblicata la notizia o la scadenza per presentare la cosa.

Probabilmente loro contano tanto sulla FANTASIA degli studenti. O forse, più semplicemente, sono di un altro pianeta quindi calcolano il tempo in altri modi (questo mi fa pensare che potrei comprarmi una clessidra, ma è un mio vaneggiamento).

Indi per cui, cerco almeno un indirizzo mail per spiegare il mio problema ma: non c'è. Allora recupero il numero di telefono. Chiamo. Non sanno niente "le passo l'ufficio tasse". Ho il tempo di dire "Buongiorn..." che questa mi dice di chiamare il call center al numero seguente... Allora chiamo il call center, che però è perennemente occupato.

Per verificare che il numero dato sia giusto, lo controllo su internet...e non lo trovo da nessuna parte, se non in un sito in FRANCESE! Dove riesco a recuperare almeno una mail.
Mando la mail e riprovo a chiamare l'uni.

Il povero pino di turno, riesce a darmi solo la seguente informazione: "Guardi, io proprio non so niente, ma so che hanno chiamato molti studenti per il suo stesso problema"

TACK!
E' già qualcosa!


Ok, ok... Scopro infine, una bellissima funzione del sito, in cui posso calcolarmi la 2^ rata. Oh, bene! Inserisco il dato ISEE del primo anno (è inutile che si ostinino a pensare che sia cambiato più di tanto) e scopro che: magia! Anche gli altri anni ho pagato (minimo) 400 € in più del dovuto.

Ora, se avete capito qualcosa di quello che è successo, io cosa dovrei fare? No, perchè tutte le mie idee si riconducono a scene da film Grind house!-__-'
Ad ogni modo, vi invito caldamente a visitare il sito dell'Università degli Studi di Genova
in modo da rendervi conto di quanto sia poco chiaro.

E tra poco ci toccano pure le elezioni.

Annemu ben...





[image http://files.splinder.com/3e1b4e1d6db55fcdb1d5bf31f989450b.jpeg]

domenica, marzo 02, 2008

Smarrimento

Periodo di grandi riflessioni.
Di immani pugnalate.
["This world will never be
What I expected"]
Di stanchezza.

Di, e mi accorgo che parola migliore per descrivere questa sensazione non ce n'è, smarrimento.



{ And I thank you for bringing me here
For showing me home
For singing these tears
Finally I've found that I belong here}



P.s. Grazie a tutti per gli auguri! Mi scuso, ma...voglia di scrivere zero. Voglia di sopportare tutto ancora meno. Voglia di parlarne, manco a pensarci... Ergo, latiterò ancora. Vivrò e vi farò sapere com'è andata.
P.p.s. Ho guidato. TREMATE! XD

martedì, gennaio 29, 2008

27.01.2008 - 21 anni ;D Vai Urdi!

Un bacione a tutti, tornerò presto... :D

Urd...seriamente indaffarata con tutto!