Il blog di una studentessa di architettura assolutamente random.
mercoledì, novembre 14, 2007
Io ed Harris dal ferramenta
So di essere stata nominata da Ale, per il meme delle 8 cose che non sapete su di me, ma mi vedo costretta a spostarlo al prossimo postaggio, visto le assurde vicende che mi si presentano ultimamente. Scusa Ale, nel prossimo post vedrai che ti darò delucidazioni e svelerò cose che ti aiuteranno a vivere meglio (eh????).
Partiamo con ordine.
Ieri mattina, mentre disegnavo sul mio quaderno una mia caricatura con dei coltelli conficcati nella schiena causa lezione di RILIEVO-che-palle-'sta-donna-la-odio-è-una-stronza, arriva improvvisamente la richiesta improbabile.
Prof: "E per domani dovete portare 10 metri diiii...avete presente le canne per travasare il vino dalle botti?"
A momenti cado dalla sedia. Domanda collettiva che vi starete ponendo anche voi:
Che cazzo ce ne facciamo di una canna per travasare il vino di 10 metri? Che c'entra con il disegno?
Prof *con voce satanica*: "Procuratevela assolutamente, e portatevi dell'acqua perchè dovrete misurare secondo il principio dei vasi comunicanti!"
Ci guardiamo tutti senza capire, ma...e sia!Se è per renderla felice e per far sperare me ed Harris di evitare la bocciatura ben venga!
Appena fuori ce ne andiamo allegramente dalla nostra ferramenta di fiducia, ma scopriamo che i nostri carissimi amici RACCOMANDATI hanno già preso tutto e così noi siamo rimaste senza.
Deluse, ci avviamo verso quello che sembra un negozio di FAI-DA-TE abbastanza figo, con tanto di vetrina iper allestita. Io ero un po' restia, in quanto avevamo appena incontrato la babbuina [ o bertuccia] che usciva di lì, ma Harris mi ha convinta.
Ora, due ragazze che entrano dal ferramenta e chiedono 10 metri di canna per travasare il vino fanno già ridere di loro, aggiungeteci due commessi che si insultano e due cani che amoreggiano cercando di coinvolgerle in uno strano menage: ecco. Questa la situazione.
Quando il ragazzo, continuando a mandare a quel paese il collega per non si sa bene quale motivo, trova quello che ci serve, io non riesco a trattenere l'urlo di gioia:
Me:"Sì!!!E' proprio quello!!!"
Harris: "Quanto pathos!-__-"
Uscite dal negozio tutte soddisfatte ci siamo recate alle rispettive dimore, senza sapere cosa sarebbe accaduto OGGI!
Oggi:
Mi sono svegliata incazzata (non accadeva da un po'), ho perso l'autobus e quando finalmente sono riuscita a prenderlo (trasportando il mio bel sacchettone con TAVOLA+FOGLIO da disegno + TUBAZZO/CANNA per il vino arrotolato) mi siedo e mi ritrovo spalmata addosso una vecchietta che probabilmente pretendeva di sedersi. Ma io, che non sono Gesù Cristo (come direbbe Gioele Dix), non ho avuto nessuna voglia di alzarmi, così l'ho ignorata (cercando di ignorare persino il suo alito pestilenziale!) e mi sono immersa nei miei pensieri...
Mentre ero lì con lo sguardo fisso nel vuoto Harris mi ha chiamata 50 volte per dirmi 50 volte la stessa cosa ma in modi diversi, e cioè che:
1) era in ritardo (che novità!), ma stavolta io lo ero più di lei;
2) che eravamo nel vicolo più nascosto e pericoloso di Genova;
3) e che"se ci spostiamo te lo dico!!!"
Informatissima allora, arrivo al luogo dell'appuntamento e già comincio a sentire freddo. C'era, ovviamente, una temperatura polare. Accidenti alla prof che aveva detto giusto il giorno prima "Beh, dobbiamo approfittare delle belle giornate per uscire a disegnare!" sì, ma se ci sono 45° sotto zero...
Nel giro di 30 minuti io, Harris ed...X eravamo surgelati!
[ecco che si fa largo un nuovo personaggio. Dopo la Babbuina/Bertuccia, ecco a voi X. X è un bravo ragazzo, che però è un tantino insicuro e ansioso. Ecco, ha la capacità di farti talmente tante domande, da stordirti. L'ultima volta che c'ho parlato, appena se n'è andato ad Harris ho avuto solo il coraggio di dire "Basta, io mi ritiro". Un'altra sua grande dote è arrivarti alle spalle (soprattutto alle spalle di Harris!) in silenzio assoluto, e chiedere all'orecchio "CHE COSA STAI FACENDO?" facendoti prendere un colpo secco e perdere 10 anni di vita per lo spavento]
Tornando a noi:
Fatto lo schizzo del prospetto dell'edificio, si parte con le misure...e dopo 45 minuti di domande su "Ma che cazzo dobbiamo fare?" riusciamo a trovare un accordo. Riempiamo d'acqua la canna e iniziamo a sperimentare la misurazione (attaccando pezzi di scotch di carta ovunque per tenerci dei segni).
Immaginatevi me: cappuccio tirato su e sciarpa sul naso a mo' di ninja a causa del freddo polare che tengo il tubo da una parte ed Harris, X e un'altra-nostra-compagna-aggiunta-dopo dall'altra tutti attorcigliati nel tentativo di fare non so ancora adesso bene cosa...
Giustamente, dopo aver evitato camion giganteschi (nei vicoli?-.-) e motorini assassini, arrivano un signore la consorte che devono entrare nel palazzo.
Sig: "Ehm...ma cosa state facendo?"
Me *girandosi serissima con il tubo tenuto sopra la testa, si vedono solo gli occhi sotto il cappuccio*: "Stiamo misurando secondo il principio dei vasi comunicanti..."
Detto questo il tizio mi guarda, lo guardo di rimando e penso che effettivamente ciò che avevo appena detto non convinceva neppure me.
Me *cercando di riparare la situazione per non sembrare una pazza invasata*: Guardi, io glielo spiegherei volentieri, ma è un po' macchinoso..."
Sig *sconcertato*: "Ah ah...non si preoccupi!"
Me: Ho l'impressione che viva benissimo senza saperlo...
Sig *non ha detto nulla, ma sicuramente ha pensato che era vero*
Quando mi sono girata c'erano Harris, X e l'altra-compagna che stavano litigando arrotolati nel tubo, nello scotch di carta e nel metro.
Pensai che era meglio stendere un velo pietoso.
Quando la tortura cinese è finita, ci siamo ritrovati alla ricerca della prof che nel frattempo era sparita. Così i disegni sono rimasti a noi...Harris era incazzata nera, cosa non rara, ma solitamente non lo esterna in modo così palese. E' molto più subdola e cattiva!
Ahehm...
Di pomeriggio ci è toccata un'altra (ENNESIMA) conferenza, questa volta però sull'evoluzione cultural/sociologica della Cina (ma fare cose che c'entrino con l'architettura?).
Sono ripassata a casa, ho appoggiato la mia bella tavola con tubo per il vino annesso, e sono andata a scuola guida. Lezione sugli incidenti, olè...l'allegria aleggiava nell' aula e il baldo vecchietto che ci fa lezione era veramente infervorato (lui sì che ci mette il pathos!)... ad un tratto al ragazzo accanto a me, uno nuovo iper serio, squilla il cellulare.
CON LA SUONERIA DI DAITARN 3!!!
"Daitarn, daitarn, daitarn...tarararààà..."
Sento che sto per esplodere dal ridere, non ci credo, ma possibile che tutte 'ste scene mi capitino in una sola giornata?
Visto l'argomento serio, il ragazzo ha cercato, imbarazzatissimo di spegnere il cellulare. Quando, direi goffamente, c'è riuscito, io ho dovuto fingere di essermi strozzata con il chewingum per non far vedere che ridevo.
[Se non c'avete capito una mazza, non preoccupatevi, sono io che non so spiegarmi...]
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8 commenti:
no, no...frena...
sto tubo a cosa diavolo serviva in definitiva?! io non l'ho mica capito..
cavolo, tu e harris ormai siete la coppia sfigata del 2007! State attente a non adare troppo in giro che attirate sfiga come le api il miele! Oltre a ciò, una curiosità: ma come hai fatto a trasportare una canna di 10 metri in un autobus???
Ciao cara, stammi bene!
Brutta cosa i vasi comunicanti :-)
L'immagine che hai messo mi riporta a gli anni passati sui libri di psicologia. Quanti ricordi. A risentirci!
Non ti preoccupare per lo spostamento del meme, questo post lo valeva tutto XD
Già mi vedo la scena di 4 pazzi attorcigliati a un tubo ghgh
Have a nice weekend!
Ma i vasi comunicanti non fanno prima a sentirsi per telefono? O_o
ciaoooo
Io non ho capito come si fanno ste misure (...ed ho aperto anche la pagina Wikipedia che hai suggerito... :-( ), tutto il resto si è capito benissimo!!!
Daitarn, Daitarn, Dairìtarn,...tarararà.....
Ciaooooo
sta storie è troppo lunga per la mia stanchezza (domenica lavorativa)..
approfitto per un saluto..
CCCCIIIIAAAAOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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