martedì, ottobre 28, 2008

Idiocracy...?

Parlando con altri studenti, ho trovato molta solidarietà e voglia di cambiare le cose. Sono felice che non siano tutti "zombie da Resident Evil" come direbbe Capa.

Ho anche partecipato alla manifestazione di Giovedì scorso, trovandola davvero ben fatta, senza slogan. Un solo ed unico corteo funebre per la scuola e le università pubbliche. A momenti piangevo sul serio, perché la situazione è aberrante.


Detto questo, vi riporto il "Discorso pronunciato da Piero Calamandrei al III Congresso in difesa della Scuola nazionale, Roma, 11 febbraio 1950" che la facoltà di Lingue Orientali dell'università La Sapienza di Roma, ha pubblicato sul suo sito (ringrazio moltissimo Makichan!):

da: "Scuola democratica", 20 marzo 1950.

“Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito?

Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali.

C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A "quelle" scuole private.

Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio.

Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata.

Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere.

Attenzione, questa è la ricetta.

Bisogna tener d'occhio i cuochi di questa bassa cucina. L'operazione si fa in tre modi: ve l'ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico.

Piero Calamandrei"

[http://w3.uniroma1.it/studiorientali/varia/2008-9/Calamandrei%20sulla%20scuola.htm]
[facoltà di Lingue Orientali presso La Sapienza - Roma - FORUM]
[In alto la locandina del film Idiocracy - dal blog -> http://tnaron.wordpress.com/]

Nessun commento: