martedì, maggio 20, 2008

Take my revolution!



Ragazzi, scusatemi per l'assenza. Devo ammettere di aver visto cose che voi blogger non potreste neppure immaginarvi.

Primo fra tutti?
La Harris incazzata.

Ora, piccola nota. La Harris (Vale) è la mia compagna di uni/vita, che prende il suo soprannome da "Tre uomini in barca" (l'ho scelto io in realtà). Orbene, ella è una bella ragazza, sempre con il sorriso sulle labbra (tranne quando dimentica l'astuccio a casa)... e poi è gentile (dote rara per una genovese, dove "Torta di riso...finita!"), gentilissima. Tuttavia, basta non farla arrabbiare.

Per arrivare al motivo della sua ira, dobbiamo passare ad una mia quasi-rissa con un compagno di corso.

Il suddetto ragazzo, che per convenzione chiamerò PIPPO, è subentrato nel nostro gruppo di laboratorio, senza un preciso invito. Era amico della terza ragazza che fa gruppo con me e la Harris, quindi lo abbiamo accettato senza remore.

Il primo giorno di consegna al professore ci eravamo divisi i compiti: Pippo a quanto pare si offre di fare il masterplan.

Io e la Harris rimaniamo sorprese: finalmente un uomo a cui appioppae un po' di lavoro!^__^/

Ahehm...arriva il giorno della consegna, ma Pippo non si presenta, limitandosi a conseganre il masterplan alla nostra compagna.

Io mi dico...oh, bene, chissà che bell...shock. Il disegno era così brutto e tremolante che non seppi fare commenti. Non potevamo presentare un lavoro del genere al professore il terzo anno di università (ma neppure il primo di liceo. Se penso alla mia prof di architettura di allora...)!

Inutile dire che appena la Harris lo ha visto, non si è espressa e lo ha preso per gli angoli tra indice e pollice, probabilmente morta dentro per la mancanza totale di precisione di quel...coso... (ora, la Harris, è sempre abbastanza ordinata e precisa)

Da quel giorno, avrei dovuto capirlo, che tra me, Pippo e la Harris non avrebbe potuto funzionare. Ma ahimé..."Diamogli un'altra possibilità", "E' amico di M., poi magari lei si dispiace..."


Un cavolo!

Pippo inizia a non presentarsi, ad arrivare in ritardo, a saltare le revisioni, dicendo che "Devo andare a Parigi!" sinché un giorno di un paio di settimane fa, esattametne pochi minuti prima della revisione (con ben 4 ore e mezza di ritardo) si presenta ed esordisce con:

"Ragazze, ma il progetto così fa schifo."

Ora, quel giorno non ero presente neppure io in realtà, ma la Harris mi ha chiamato inviperita, sputando fiamme dalla cornetta.

Non si sa bene come, ma Pippo è ancora fortunatamente integro...per poco.

Il giorno in cui ci siamo rivisti, mi sono infuriata. Non sopporto che, dopo più di due settimane di lavoro (giorno e notte) una persona che non si è mai fatta vedere (e quando è venuto aveva dalla mezz'ora alle 4/5 ore di ritardo), sbuchi all'improvviso e appena prima della revisione, se ne esca così.

Lui ha iniziato a dire che dovevo avere rispetto e che non ero sua madre per arrabbiarmi in quel modo... ci rendiamo conto? E lui il rispetto dove lo aveva messo? Ero così furiosa che tremavo. Credevo che saremmo arrivati alle mani quando mi ha detto "E poi sappi che se mi arrabbio io..." tutto minaccioso.

Alla mia risposta "Oh, ti prego, sto tremando di paura!"

La Harris è arrivata a dividerci, dandomi ragione, ma facendo da mediatrice.

Tutto s'è risolto con una guarra fredda fra me e lui...lavorare è diventato arduo. Lo detestavo.

Anyway arriva il giorno del Seminario importante e Pippo, il giorno prima, non si presenta, perché ammette di aver interpretato male un mio messaggio [era in ritardo di 3 ore e gliel'ho fatto semplicemente notare, mi ha risposto con "Te sei matta!" -__-] e (parole sue) essersi "inacidito, quindi sono tornato a casa, perché non volevo litigare".

Mentre ero al telefono con lui, cercando di non far cedere i nervi per il bene comune (non il partito XD) , la Harris mi ha strappato il cellulare di mano e...s'è incazzata! Ragazzi, fa paura. Io sono cattiva, ma lei...lei ha quel qualcosa come di...non so...Mr Hide...Non te lo aspetti...


Morale. Il seminario è saltato e lo abbiamo recuperato in corner lavorando come matte a stretto contatto fino ad un secondo prima della consegna (e dopo essere stata dal professore, *strisciante mode on* inventandomi mirabolanti avventure tragiche di quattro studenti).

Da questa storia ho capito qualcosina:

a) La Harris arrabbiata, fa paura...e morde (più che altro azzanna);
b) Rinbu Revolution è la mia canzone;
c) Certe cose all'uni capitano solo a me e a lei.


Sì, perché i miei compagni (anche detti, da me, "Le pecore", a causa del loro modo di andare in giro in greggi, belando come disperati, non negando ai professori quello che le pecore non negano al contadino [e chi vuole intendere...]), vivono nel loro mondo fatato dove tali problemi non sussistono (in realtà ho saputo di diversi gruppi disgregati per litigi infiniti, ma queste sono voci di corridoio che io non ascolto. Non capisco molto bene la lingua delle pecore...).

In questo momento sto pensando a domani, giorno in cui altre miriadi di brutte figure ci attendono (rendetevi conto che devo portarmi dietro un aggeggio di 10 metri di metallo, ripiegato, che pesarà 60 kg - soprannominato anche dalla Harris - Alabarda spaziale/Lancia di Longino/Mostro)!

E via...verso nuove avventure!

isagiyoku kakkoyoku ikite-yukou
(Just a long long time)
tatoe futari hanarebanare ni natte mo
(Let go of me)
Take my revolution!

4 commenti:

AndreA ha detto...

A volte ritornano....

Un abbraccio.... ;-)

Baol ha detto...

Solo una parola: RESISTI!

Bungler Butterfly ha detto...

Bello, sei tornata!!! :D
Comunque hai ragione, quando le persone calme si arrabbiano... fanno PAURA! :|

takajiro ha detto...

io un paio di schiaffi a pippo...